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Il Piccolo Ranger - Dossier, Le ristampe albi giganti 1/50

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view post Posted on 19/2/2013, 02:34
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Collana Cow-Boy - Seconda Serie

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Il Piccolo Ranger

Pubblicato dalla casa editrice Araldo (1/60), Editoriale Cepim (61/126), Altamira (127/205) e Daim Press (206/255). Dal Dicembre 1963 al Febbraio 1985 per un totale di 255 albi. La periodicità è mensile nel formato albo gigante di cm.16x21 con foliazione di 128 pagine (1/42), 98 pagine (43) e 96 pagine (44/255) più naturalmente le copertine a colori.
La serie ristampa in maniera integrale e cronologiga tutti gli albi delle serie a striscia del Piccolo Ranger fino a pagina 39 del numero 97. Da pagina 40 dello stesso numero tutte le avventure sono inedite. Nei numeri 34, 80 e 140 sono presenti quattro pagine in più a colori dedicate alla pubblicità del Commandante Mark, Zagor e Mister No.
I testi sono di A.Lavezzolo, D.Canzio, Staff If, G.Pezzin, M.Toninelli, E.Missaglia e G.Nolitta. I disegni sono di F.Gamba, F.Bignotti, B.Balzano, L.Buffolente, E.Ardigò e Staff If. Le copertine sono di F.Donatelli, B.Faganello, L.Corteggi e F.Gamba.

Gli Autiri

Questo personaggio tutto sommato né particolarmente noto né specialmente apprezzato in senso critico, e di nemmeno eccezionale successo presso il pubblico, è stato invece il personaggio forse più tipico di Andrea Lavezzolo, intriso nella sua personalità fino al midollo. Infatti le caratteristiche del Piccolo Ranger sono peculiari in quanto realizzano quell’esempio di feuilleton, che è un prodotto tipico e connotato. Il Piccolo Ranger possiede tutti i requisiti che il feuilleton può avere, in questo caso al fumetto per ragazzi. Lavezzolo l’ha realizzato così soprattutto perché di feuilleton era imbevuto in piena consapevolezza. Solo che la natura da lui impostata è tale da destinarlo a un pubblico adulto piuttosto che di ragazzi.
Se Lavezzolo ha espresso il suo caratteristico marchio al Piccolo Ranger, tuttavia il personaggio è intimamente figlio anche del disegnatore Gamba, non solo perché è stato lui a dare per la prima volta un volto a Kit Teller, ma anche perché ne ha disegnato la stragrande maggioranza degli episodi. Assecondando lo spirito avventuroso ma anche umoristico di Lavezzolo, Gamba ha saputo fondere due generi, da una parte il realistico e dall’altra il fiabesco. Infatti Gamba come dimostra la sua carriera, è un ottimo disegnatore realista, cioè di quelli adatti a disegnare fumetti d’avventura, e conferisce al suo disegno un aspetto molto gradevole. Accanto a Kit, è naturalmente Frankie Bellavan, che è del tutto un’invenzione di Gamba, ma oltre a Frankie, sono parecchi altri personaggi le cui buffe azioni offrono a Gamba il destro per le sue piacevoli scene umoristiche da Cin-Lao ad Annie Quattropistole, sempre spumeggiante di idee.

Le Cover come quadri

Franco Donatelli ci ha lasciato molte eredità, da artigiano fedele al lavoro ci ha regalato centinaia e centinaia di tavole a fumetti sempre convincenti, sempre evocative, ma soprattutto non ha mai ceduto all’autocompiacimento grafico, restando, come Galleppini, Ferri, Gamba e Bignoli, un felice narratore per comic popolari di facile impatto e lettura.
Nella sua lunga carriera di autore sono da segnalarsi certe storie epiche di Zagor, Mister No, Pecos Bill e tante altre cose ancora, ma le vere “chicche” sono le splendide illustrazioni a tempera su cartoncino utilizzato come cover per la serie del Piccolo Ranger. Come copertinista in ambito boneliano dal Dicembre del 1963, data di uscita del primo numero della serie, al n°145, datato Dicembre 1975, ha realizzato 136 copertine per la serie gigante del Piccolo Ranger (i nmeri 101,105,106.108,109,113,114,115 e 118 sono di Bruno Faganello).
La prima cosa che balza agli occhi dell’osservatore, analizzando queste illustrazioni, è che somigliano più a locandine cinematografiche, piuttosto che a copertine fumettistiche. Il taglio realistico, la tridimensionalità, la scelta sapiente dei colori profusi con tecnica pittorica, anziché con piatte resinature tipografiche, la perizia con la quale sono riprodotte le armi, fanno di queste opere un raro esempio di maturità espressiva nel mondo delle pubblicazioni popolari, difficilmente raggiungibili.
Possiamo dividere la produzione del maestro in diverse sezioni, partendo dal primo numero, che per certi versi fa un po’ testo per conto suo, la prima cover, infatti, si distacca subito dai contenuti interni dell’albo per una profonda maturità espressiva e per una felice vena naturalistica che evidenzia il senso della libertà dell’avventura, ma in un contesto molto più adulto di quello espressivo dall’albo, evidentemente indirizzato a un pubblico di ragazzi.
Probabilmente nell’intento di spianare questo contrasto, le copertine dei numeri 2-3-4 hanno dei contenuti più ‘naif’, che però non dovevano convincere molto l’autore, che a partire dal n°5 riprende la sua narrazione “adulta”, fedele a schemi del vecchio glorioso western classico, ricca di atteggiamenti eroici e di pose ieratiche, che faranno posto a partire grossomodo dal numero 20 a luoghi e situazioni più marcatamente alla “spaghetti western”, le pose dei personaggi, infatti divengono mano a mano sempre più rilassate e gli atteggiamenti sono quelli più scanzonati del western all’italiana.
I particolari e i primi piani delle armi o degli indiani divengono sempre più preponderati, come i richiami cinematografici, mentre anche se sporadicamente, con l’avvicinarsi del n°100 si fa sempre più riferimento ai contenuti interni all’albo. C’è da dire che, anche con tali condizionamenti, Donatelli riesce a mantenere una continuità al modello iniziale. Non solo, il suo Piccolo Ranger da questo momento diviene più attore, più vivo rispetto a quella lunga galleria di atteggiamenti, direi quasi da “divo” dello spaghetti western. L’ultima cover, quella dell’abbandono, merita una citazione a parte. Il n°145 “L’isola dei delfini” è una copertina crepuscolare che ci presenta il nostro eroe preda delle onde, quasi a sottolineare il suo smarrimento per la perdita di uno dei suoi papà grafici.

Donatelli dà più importanza alla sciena e ai suoi valori grafici che al personaggio, si tratta di immagini di grande pregio illustrativo, se non addirittura pittorico. Si potrebbe dire che corrispondeva a una filosofia dell'immmagine diversa da quella fumettistica, e più vicino all'illustrazione artistica. Ma a parte tutto questo, qui va sottolineato come una serie di fumetti destinata a un pubblico giovane si fregiasse delle più "adulte" copertine mai apparse nel fumetto per ragazzi.
A fine è obbligo citare il fatto che Donatelli non solo ha eseguito per anni l’involucro esterno dell’albo, ma, sporadicamente, ha anche inchiostrato le matite del titolare della collana F.Gamba.

Collana ancora collezionabile

Pur non essendo una collana di primo piano nell’universo boneliano ed anche nel mondo dei collezionisti, almeno fino ai primi anni ’80, la collana degli albi del Piccolo Ranger è stata trattata male. Per anni questa collana ha seguito un andamento paragonabile a quello della serie gigante di Akim, i magazzini erano pieni e non c’era nessuna richiesta.
Un’altra cosa che non rendeva particolarmente appetibile la ricerca di questi albi era la difficoltà oggettiva di reperire i numeri della fascia dal 30 al 40 che soffrivano di difetti di incollaggio, non erano stati distribuiti in grandi quantità e spesso data la facilità di spaginazione, venivano distrutti, quindi il rischio era di trovarsi a dover eseguire una laboriosa, e soprattutto, difficile raccolta.
Verso la metà degli anni ’80 le cose sono cambiate, dopo il successo di varie collane boneliane, ha riacceso l’interesse dei collezionisti e in pochi anni, infatti, quelle copie che prima venivano con facilità estrema regalate o distrutte, hanno raggiunto quotazioni da capogiro.
Volendo fare una stima (cosa quasi impossibile, date le continue fluttuazioni di mercato) una raccolta completa della serie gigante, in buone condizioni d’uso si aggira sui 9/10.000 euro.
Cosa impensabile fino a qualche anno fa, basta dire che la valutazione del numero uno si aggira sui 1000/1500 euro, perciò si può capire il valore di tale investimento.
I numeri maggiormente valutati sono dal 31 al 38. Per quanto riguarda il fronte delle copertine originali di Donatelli, le notizie non sono meno sconfortanti, chi volesse appropriarsi di una di queste splendide cover dovrebbe infatti spendere non meno di 1500/2000 euro per tavola.

Le Ristampe

Il discorso delle ristampe è molto complesso sia da spegare che da dimostrare, cercherò di essere il più semplice e chiaro possibile anche con il confronto di fotografie degli albi.

Inizialmente volevo precisare e confermare di due albi rari che non sono assolutamente stati ristampati, il primo è il numero 7 spillato albo estremamente raro, anche questo albo come i primi sei riporta sia in prima che in quarta di copertina la famosa riga classica degli spillati, il secondo è il numero 22 spillato, albo considerato molto raro ed anche questo ha la riga classica degli spillati, questi due albi sono molto difficili da reperire e come altri albi Bonelliani di questo tipo, li considero come albi extra cioè a parte e non li considero albi seriali nella collana, non sono ristampe ma solamente varianti.

Passiamo alle ristampe, per molti collezionisti sembrerà molto strano ma dopo anni di ricerca, studio e confronto di albi, posso dire che i primi sei albi spillati sono stati ristampati, sempre con spille, questa seconda ristampa o variante (chiamatela come volete), è stata ristampata in un periodo molto breve e tutti contemporaniamente. I particolari di questa ristampa spillata sono: tutti gli albi hanno un colore più vivo e il cartoncino è più rigido, sono anche leggermenti più bassi di spessore e tutti non hanno la famosa piegha classica nelle copertine, questi albi si confondono molto con la prima edizione, ed al livello collezionistico li considero di uguale valore.

Nei primi anni ’70, quasi in concomitanza con l’uscita del numero 100, l’editore decise di ristampare i primi 50 numeri perchè la fascia dal 30 al 50 andò completamente esaurita in breve tempo. Le caratteristiche principali delle ristampe ufficiali dei primi 50 albi sono: i colori più vivi e marcati sulle copertine, la qualità del cartoncino utilizzato per le copertine è diverso per consistenza rispetto agli originali, le scritte in costa di diverso colore con un blu più vivace ed con uno spessore inferiore per la diversa qualità di carta usata.
I primi sei spillati sono ristampati in brossura, negli albi originali dal numero 13 al numero 36 hanno la parola "Continua" in ultima pagina, mentre nella ristampa questo "Continua" scompare completamente su tutti i numeri, ad ecezione del numero 32 che nella ristampa con il bollino giallo ha ancora il "Continua", i numeri originali 45 e 46 per errore non sono stati stampati i titoli sulla costa, mentre nelle ristampe hanno corretto l'errore e ristampati i titoli. Con questo non vuol dire che le ristampe valgono di meno, anzi, certi albi sono molto più quotati dagli originali.



Particolare del n°14 in costa, con diversi colori e spessori
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Il n°1 spillato originale - la ristampa spillata - la ristampa in brossura
w5eohvT xIY3S2e lVJJzrR

Il n°2 spillato originale - la ristampa spillata - la ristampa in brossura
RjerN92 9S97nkh K05nePr

Il n°3 spillato originale - la ristampa spillata - la ristampa in brossura
GXHQqh9 dU273Nn sIm0iFo

Il n°4 spillato originale - la ristampa spillata - la ristampa in brossura
WoGTu68 V1XHAxB qARmPze

Il n°5 spillato originale - la ristampa spillata - la ristampa in brossura
fVW2b5d zutkgFW 85wkEBM

Il n°6 spillato originale - la ristampa spillata - la ristampa in brossura
R9IyYCN RiUSYPV 5PlRKsc

Aggiungo anche Il n°7 spillato (albo extra e non seriale) - la prima edizione in brossura - la ristampa in brossura
dal n°7 al n°12 le prime edizioni in brossura (originali), non hanno la parola "Continua" in ultima pagina
SRerAqD Jf4dygu R4JpVKq

Il n°8 e n°9 - la prima edizione in brossura - la ristampa in brossura
n54JXrF 4UtI2A3 KQNAkYQ ySg9V9A

Il n°10 e n°11 - la prima edizione in brossura - la ristampa in brossura
g5m6nLj Zn1Vxy3 ZvmjvEr amKS8nw

Il n°12 e Nà13 - la prima edizione in brossura - la ristampa in brossura - dal n°13 al n°36 le prime edizioni hanno il "Contina"
fG87glg uQTx6u3 hTJS2tc 1O4vH9i

Il n°22 - spillato (albo extra e non seriale) - la prima edizione in brossura - la ristampa in brossura
zhT8mQd AHOnMaM MV7wTZL

Il n°31 - la prima edizione in brossura con Continua in ultima pagina
TKhTsNz Iaw8VOF

Il n°31 - la ristampa in brossura senza Continua in ultima pagina
nqow8we XBx8HXh

Il n°32 - la prima edizione con bollino rosso in quarta di copertina - la ristampa con bollino giallo in quarta di copertina
Su tutte le 50 ristampe in brossura questo è l'unico albo ristampato con il Continua in ultima pagina
KQo3vyh I3Nnjyk GYmn9UN MscKYGd

Il n°33 - la prima edizione in brossura con Continua in ultima pagina
xH6pQrB aKDylPt

Il n°33 - la ristampa in brossura senza Continua in ultima pagina
DwJPRip OCh9EQp

Il n°34 - la prima edizione in brossura con Continua in ultima pagina
0y6dpKq 1ypC7Sh

Il n°34 - la ristampa in brossura senza Continua in ultima pagina
nC1qo4C FNDup5O

Il n°35 - la prima edizione in brossura con la freccia blu in quarta di copertina e con Continua in ultima pagina
DnQnBjC 89VaX9E 1QgQXEs

Il n°35 - la ristampa in brossura con la freccia rossa in quarta di copertina e senza Continua in ultima pagina
tjEb2IV SGGXYmR 91SG4Rw

Il n°36 - la prima edizione in brossura con la freccia blu in quarta di copertina e con Continua in ultima pagina
CT56mx9 53JJWFY uDaUwYr

Il n°36 - la ristampa in brossura con la freccia rossa in quarta di copertina e senza Continua in ultima pagina
XyxLKTD V27Zzov eJgKJ9O


Le ristampe dal n°37 al n°50 diferiscono dalle prime edizioni per i colori nelle coppertine, il tipo di carta e lo spessore,
per i n°45 e 46 è stata anche corretta ed aggiunta la scritta sulla costa.


esempio il n°38 - prima edizione e ristampa
RH9FPMT yFe4DAS


altro esempio il n°43 - prima edizione e ristampa
owpCGu1 coGlySd


Le rarità

Come già citati sono abbastanza rari i numeri della fascia dal 30 al 40, però abbastanza rari sono le ristampe del numero 32 con il bollino giallo in quarta di copertina e i numeri 45 e 46 con le scritte dei titoli sulla costa degli albi.
Per gli spillati molto rari sono le ristampe dei primi sei albi (sempre con le spille), però in quantità davvero esigue anche il numero 22 spillato (datato Settembre 1965), che raggiunge quotazioni da capogiro per la sua rarità. Un altro caso analogo a questo è quello del numero 54 della collana Zenit seconda serie (Zagor) “L’oro del fiume” sempre datato Settembre 1965. Mentre l'albo più raro in assoluto di questa collana è il numero 7 spillato (datato Giugno 1964) che non è assolutamente quotato per la sua estrema rarità.



Il n°32 con il bollino giallo in quarta di copertina sul prossimo albo
GYmn9UN MscKYGd


Il n°45 senza scritta in costa e con la scritta - idem per il n°46
IHGkgIZ 4lTa1wo PEo6vMQ


Il raro n°22 spillato
zhT8mQd mGC7CeB


Il rarissimo n°7 spillato
Ipm0il4 t3pDWd6


Concludendo

Oggi tra le collane nel formato gigante più ricercate il Piccolo Ranger occupa un posto di rilievo soprattutto per la rarità di alcuni numeri di cui considerati "introvabili", a chi volesse iniziare una collezione suggerirei molta prudenza, senza voler scoraggiare nessuno, sottolineo che è pressochè assurdo pretendere di avere una collezione che si rispetti partendo da scarse risorse finanziarie, come alternativa si potrebbe collezionare le ristampe, sono sempre degli ottimi albi e molto simili agli originali, in una collezone hanno sempre il loro prestigio. Per i collezionisti più accaniti darei un consiglio di collezionare entrambe le versioni, per avere tutto e scoprire da soli le differenze e particolarità che ognuno poi valuterà senza problemi di pregiudizi.
Io considero questa bellissima collana una delle migliori collane bonelliane, non solo per le rarità di certi albi o per le storie del grande Lavezzolo o per i disegni di Gamba, ma soprattutto per le fantastiche e ineguagliabili copertine di Donatelli, che sono dei veri capolavori e forse le più belle di ogni serie stampate in questo formato.



(Tutte le immagini e copertine qui pubblicate, sono state reperite dalla mia collezione personale e sono copyright con tutti i diritti riservati)

 
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