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Posts written by Kilobaid

view post Posted: 31/12/2023, 22:40 L'angolo dei saluti - L'angolo dei Saluti
Grazie Ken...e Buon Anno anche a te...ciao
view post Posted: 2/1/2023, 16:46 L'angolo dei saluti - L'angolo dei Saluti
Ken... grazie e tanti Auguri di Buon Anno anche a te...Ciao
view post Posted: 20/8/2021, 22:40 L'angolo dei saluti - L'angolo dei Saluti
Grazie Ken...stò preparando anche la seconda serie di raccoltine (132) però in questa ci sono molte copertine inedite e non ricavate dalle strisce. Lavoro difficile è cercarle in tutte le 973 strisce.
view post Posted: 31/12/2020, 02:15 L'angolo dei saluti - L'angolo dei Saluti
Grazie Ken...Tanti Auguri anche per te...e Felice Anno Nuovo a tutti i Visitatori.

Roberto
view post Posted: 28/4/2020, 10:15 L'angolo dei saluti - L'angolo dei Saluti
Ciao Paolo...complimenti sono molto belli, soprattutto il n.6 che come ha detto albeser, (che saluto cordialmente) è uno dei più difficili da trovare in belle condizioni, molto bello il 9 mentre il 3 è bellissimo, praticamente è nuovo. Ok spero che completerai la prima serie perchè è molto bella, e che considero le più belle storie di Dk. Paolo su Vintage leggo sempre anche se non scrivo molto. Grazie per la visita e a presto...ciao
view post Posted: 20/4/2020, 20:04 L'angolo dei saluti - L'angolo dei Saluti
Ciao Giorgio e Manuete...benvenuti e grazie per la visita.
view post Posted: 2/1/2020, 12:54 L'angolo dei saluti - L'angolo dei Saluti
Auguri e Buon Anno a tutti.....Grazie per le Visite
view post Posted: 26/3/2013, 04:54 Collezionare - Intervista

Collezionare

Collezionare apre la mente, cercare i pezzi, classificarli, assemblarli attiva una serie di processi mentali,
quali l’indagine, la formulazione di un’ipotesi sui percorsi da seguire per trovare ciò che si vuole, la valutazione e la scelta.
La conseguenza di questo lavoro è l’ottimizzazione delle proprie capacità di giudizio e decisione. Quando la raccolta diventa
più ricca è necessario mettere a punto strategie sempre più sofisticate, che allenano le abilità organizzative e la memoria.
Chi colleziona con sistematicità si lascia guidare dal fiuto emozionale e dalle capacità di stabilire velocemente somiglianze
e differenze e in più favorisce l’intelligenza sociale.

Aumenta la sicurezza di sé

Collezionare equivale a possedere e il possesso trasmette sicurezza. Mettere insieme gli oggetti risponde a un desiderio di
protezione, e il ritrovamento di un pezzo raro fa sentire bravi, capaci di farcela. Questa buona valutazione di noi stessi consente
di rispondere positivamente alla domanda “cosa penso di me?”. Collezionare aiuta a acquistare consapevolezza sulle proprie
capacità e quindi potenzia l’autostima. Significa superare il senso di inadeguatezza, imparare a conoscersi e amarsi, scoprendo
le proprie qualità.

Collezionista

Collezionare un fumetto non vuole dire che è obbligatorio leggerlo, non è la lettura che si colleziona, ma il fumetto in se stesso,
il giornalino, l’albo, la lettura è relativa, perché una volta letto se non piace si può buttare, però in questo caso sei solamente un
lettore e non sarai mai un collezionista. Io non ho letto tutti i miei fumetti e non li leggerò mai tutti, leggo solamente quelli che mi
piacciono e che mi rilassanocome lettura, gli altri li guardo, il osservo, il confronto e li studio. All’inizio guardavo solo le figure, poi
ho imparato a leggerli, poi li raccoglievo, poi li ho collezionati e alla fine.... dopo molti anni forse sto ricominciando dall’inizio.

Curiosità intellettuale, perseveranza, spirito d’avventura e anche azzardo, sono i requisiti essenziali per diventare collezionisti.

La motivazzione ?...Il culto del bello, il possedere ed il completare. Tutto il resto è relativo.


Roberto

view post Posted: 14/7/2012, 09:16 L'angolo dei saluti - L'angolo dei Saluti
Ciao Francesco...grazie per la visita, in pratica non è proprio un forum, ho sfruttato solo la struttura di un forum per la grande quantità di foto da postare e per dividere le varie edizioni in sezioni separate. Vieni pure quando vuoi, per te la porta è sempre aperta ;).

Ciao Roberto
view post Posted: 26/8/2011, 09:00 Intervista ad un collezionista - Intervista



Il collezionista nella dimensione bonelliana

Una sintesi

L’avventura di Bonelli nell’editoria italiana inizia nel 1941 nella redazione dell’Audace di via Rubens a Milano. L’Audace bonelliano, che prosegue la numerazione dell’omonima testata di Dante Traini, a sua volta erede del mitico giornale SAEV e Mondatori, conta 54 uscite, dal n.el 18 gennaio 1941 al n. 384 del 5 febbraio 1942. E’ il periodo del Capitan Fortuna di Albertarelli, del Furio di Bonelli e Cossio, dei Conquistatori dello Spazio di Monelli e Paparella, dell’Idolo Rosso di Caprioli.
Successivamente con il n. 385 del 12 febbraio 1942. la testata muta nome in Albo Audace, pur proseguendo per 83 numeri la vecchia collana, giungendo cosi fino al n. 467. Siamo ancora nel periodo bellico allorché esce una nuova serie, l’Albo d’Oro Audace, che affianca l’Albo Audace per due anni: la collana, partita con il n.1 del marzo 1943, si chiude con il n.13 dell’aprile 1944. A questi vanno aggiunti due albi non numerati usciti fra i numeri 7 e 8. Tutto questo materiale, e ache altro non nominato, ricercato sia dai collezionisti benelliani che da quelli specializzati nel periodo Anteguerra, è assai raro, e di difficilissimo completamento. Da segnalare, per la sua notevole rarità, l’albo-volume (non si tratta, come asseriscono molti, di una raccoltine) L’uomo dal pugno d’acciaio, disegnato da Vittorio Cossio.

Segue una intervista fatta da “IF - Immagini & fumetti” uno dei maggiori periodici di critica, storia e informazione sul cartooning , fatta a Roberto D.
La raccolta di fumetti bonelliani di Roberto è una delle più importanti e complete. Con lui abbiamo fatto il punto della situazione di questo fondamentale settore del collezionismo italiano e abbiamo cercato di tracciare un identikit dell’appassionato di pubblicazioni Bonelli, per capire quale siano le esigenze, i problemi, i gusti, i tesori e i sogni di chi dedica tanto tempo (e denaro) alla casa dove sono nati Tex, Zagor e il Piccolo Ranger.



IF: Perché si inizia una collezione di fumetti boneliani? Che cos’è che spinge l’appassionato a orientarsi verso il collezionismo di questa particolare produzione editoriale squisitamente avventurosa?

Roberto: “La decisione di orientare il proprio interesse collezionistico verso i fumetti popolari in genere, e bonelliani in particolare, nasce sempre sulla linea di partenza, nel momento in cui un semplice lettore decide di collezionare quegli stessi albi che apprezza di più. Di solito ci si orienta verso la vastissima e pluridecennale produzione della famiglia Bonelli perché in queste collane c’è una maggiore scelta di personaggi e di storie avventurose o d’azione. Le ambientazioni sono le più disparate, muovendosi i protagonisti in epoche passate, presenti o future. Nonostante le sceneggiature bonelliane offrono spesso scenari fantastici o horror, c’è sempre quel tanto di plausibilità che riesce a soddisfare appieno quell’appassionato che nel fumetto ami soprattutto impersonasi, sentirsi coinvolto. Queste emozioni che si provano dinanzi a una storia a fumetti sono molto diverse da quelle che può generare un romanzo, poiché in quest’ultimo manca (o è molto scarna, ridotta a illustrazioni di corredo) la parte grafica.
Il collezionista di materiale fumettistico disneyano mi sembra profondamente diverso rispetto a quello bonelliano. Mi pare che cerchi, più nelle letture che nelle raccolte, una soddisfazione di tipo umoristico, da cartoon, davanti ai disegni di pupazzetti, più piatti e meno particolareggiati rispetto a quelli delle storie realistiche, dove l’ombreggiatura, il tratteggio e il chiaroscuro creano quasi una sensazione di tridimensionalità.
Comunque la soddisfazione che si prova nel leggere e nel collezionare un albo, a qualunque genere esso appartenga, è del tutto soggettiva, intima e personale; ogni collezionista ha un eroe che preferisce. In campo bonelliano c’è chi è portato per Tex e Zagor, piuttosto che per Dylan Dog e Mister No”.


IF: Come si inizia una collezione di fumetti bonelliani? Qual è il punto di partenza ideale? La collana “classica” più lunga e difficile da portare a termine, oppure la serie nuova tutt’oggi in edicola? Bisogna porsi dei confini (per esempio collezionare solo Tex)?

Roberto: “Non esiste un modus operandi preciso con cui avviare una collezione di albi bonelliani e l’illuminazione può verificarsi con modalità diversissime a seconda del soggetto, del periodo e del luogo. Oppure la folgorazione… sulla via di Buonarroti può avvenire anche casualmente, per esempio leggendo, all’inizio magari con poca convinzione e svogliatamente, un giornaletto prestato da un amico e rimanendone positivamente colpiti. Per quanto mi riguarda ho affrontato le mie collezioni da due basi di partenza diverse: per il Tex Gigante Seconda Serie la raccolta è iniziata nella maniera più semplice possibile, con l’acquisto degli albi in edicola fin dai primi numeri, presso un rivenditore del mio paese che aveva la fortuna di essere entrato regolarmente nel meccanismo di distribuzione dei fumetti (molti altri chioschi, al contrario, risentivano di una diffusione approssimata e a singhiozzo, per cui era facile perdere qualche numero di una serie). Molte altre collane, invece, ho dovuto collezionare “a posteriori”, a forza di albi sfusi, cercandoli e scambiandoli nel giro degli amici, oppure comprandoli dai mercatini di usato, alle mostre o nei negozi, pagandoli un prezzo molte volte superiore a quello di copertina, allo scopo di completare in modo soddisfacente la raccolta.”

IF: Nell’universo bonelliano, dall’Audace a Dix, quali sono le serie più difficili da completare e perché?

Roberto: L’immenso cosmo bonelliano è compisto da un numero impressionante di serie e collane, a loro volta suddivisibile nei più svariati e diversi formati; dunque, per determinare quale sia la collana bonellana più ardua da portare in fondo, occorre innanzitutto raccogliere le serie per formati e poi calcolare la difficoltà di reperibilità per ognuno di essi. Il problema dei formati ha una conseguenza maggiore di quanto un profano o un neofita possa pensare. E’ difficile operare un paragone, redigere una scala di difficoltà nei reperimento dei pezzi, volendo spaziare da una serie di formato striscia a un’altra di formato albo gigante o albo d’oro. Sarebbe più facile dire:”La serie formato striscia più difficile è questo”, oppure “l’albo più raro è quest’altro”. Comunque, basandomi sulla mia esperienza di moltissimi anni di collezionismo bonelliano vi propongo una lista delle serie più “dure”...

- Albo d’Oro Audace Capitan Fortuna (1945), 3 albi in formato verticale.
- Ipnos 2° Serie (1947), 5 albi formato orizzontale.
- Il Giustiziere del West (1947), 11 albi formato orizzontale.
- Albo Peker (1952), 2 albi formato 27x34.
- Le Avventure del West (1954), 132 albi formato Albo d’Oro.
- Tex Collana Quindicinale (1952), 205 albi formato Albo d’Oro.
- La pattuglia dei Senza Paura (1946), 24 albi formato striscia.
- Red Carson (1950), 24 albi formato striscia corta.
- Plutos (1949), 32 albi formato striscia.
- Raccolte Giganti Furio (1950), 3 albi formato verticale.
- Raccolte Giganti Tex Quindicinale, corrispondenti a Tex 1° Serie Gigante (1954), 29 albi formato gigante.
- Raccolte Avventure del West, corrispondenti a Zenith 1° Serie Gigante (1956), 21 albi formato gigante.
- L’Uomo Ombra (1950), 4 albi-volumetto formatostriscia.
- Raccolte Tex Striscia 2° Serie (1952), 132 albi-volumetto formato striscia.
- Raccolte Supplementi al Settimanale Zenith (1952), 11 albi-volumetto formato striscia.

Le difficoltà che si incontrano nel completare queste collane sono svariate. Possono dipendere dalla rarità di un numero particolare di una collana di per sé già rara, oppure dalla tiratura limitata di alcune serie. La rarità di alcuni albi singoli o addirittura di intere serie può essere dovuta all’estrema fragilità della carta dell’epoca (impasti a scarsa tenuta, che tendono a rendere friabile la pagina), dal qual fatto in pratica deriva l’impossibilità di una conservazione ottimale.”

IF: Quali sono i pezzi singoli più rari del collezionismo bonelliano? Perché sono diventati tali?

Roberto: E’ difficoltoso rispondere a questa domanda. Ripeto che per i vari albi e collane occorre necessariamente arrivare a una suddivisione per formati. E’ impossibile, per esempio, confrontare la rarità di un albo in formato striscia con un albo in formato gigante. Confronti simili hanno più senso fra albi dello stesso formato. Di conseguenza, affermare che un determinato albo è il più raro di tutta la produzione bonelliana sarebbe inammissibile. Posso invece stillare un elenco di albi rari nei formati di appartenenza...

- Albo d’Oro Audace Capitan Fortuna: tutti i tre albi della collana.
- Ipnos 2a Serie: il n.4.
- Il Giustiziere del West: numeri 10 e 11.
- Tex Collana Quindicinale: ci sono diversi numeri rari nella 1° serie. Più precisamente 1, 33, 34 e 36 (ma anche nelle serie successive ci sono albi difficili da reperire)
- La Pattuglia dei Senza Paura: i numeri 23, 24 e 25 della 2° serie.
- Red Carson: i numeri 1, 3 e 20.
- Plutos: i numeri 1, 2, 9 e 18.
- Albo Poker: entrambi i numeri della collana.
- Raccolte Giganti Furio: tutti i tre albi della serie.
- Raccolte Giganti Quindicinale (Tex 1-29): i numeri 1, 2, 3, 13 e 17.
- Raccolte Avventure del West (Zenit 1a Serie 1-21): i numeri 1, 8, 9 e 16.
- L’Uomo Ombra: il n.3.
- Raccolte Tex Striscia 1° Serie: il numero 6.
- Raccolte Tex Striscia 2° Serie: i numeri 2, 3, 4, 28 e 30.
- Raccolte Supplemento al Settimanale Zenith: i numeri 5 e 11.
- Zenith 1° serie: i numeri 15 e 17.
- Tex Gigante 2° Serie: i numeri 1, 4, 11, 12 e 44 spillati.
- Zenith Gigante 2° Serie: i numeri 1, 2, 4 e 54 spillati e i numeri 52, 62, 63 e 64 brossurati.


Le cause che hanno reso questi albi più rari di altri sono numerose: si va dalla tiratura più bassa (magari in seguito a un precedente calo di vendite) al deterioramento o alla distruzione di una quantità consistente di copie di uno stesso numero.”

IF: In quali raccolte bonelliane risiedono le maggiori difficoltà nel distinguere gli albi originali dalle edizioni successive?

Roberto: “E’ la collana Tex Gigante 2° Serie (quella che esce tuttora in edicola con le storie inedite) a creare più problemi di questo genere, proprio a causa della moltitudine di ristampe e di versioni. Distinguere un albo originale da un’edizione successiva è molto difficile: ci vogliono esperienza, informazioni giuste e un’ampia documentazione, perché a volte un’edizione differisce da un’altra per particolari macroscopici, ma più spresso capita che siano minimi, quasi invisibili. Al collezionista più malizioso vengono in soccorso la pazienza e la logica allorché si confrontano due o più versioni dello stesso albo.”

IF: Che importanza ha il restauro di pezzi danneggiati nel collezionismo in genere e nel collezionismo bonelliano in particolare?

Roberto: “Un restauro, anche se fatto ad arte, può anche non aumentare il valore dell’albo sottoposto all’operazione, se è comune. Viceversa per un pezzo raro il restauro può essere valido o addirittura fondamentale. Il restauro deve però essere fatto da un restauratore esperto o da un professionista del campo, altrimenti, se agiscono mani incerte, l’albo può subire danni ancora maggiori: in questo caso la medicina è peggiore del male”.

IF: Come si procede per ottenere una corretta conservazione nel tempo dei pezzi più pregiati?

Roberto: “Le opinioni sono diverse e variano da collezionista a collezionista. Personalmente conservo gli albi e le collane più rare a casa mia, in una stanza appositamente scelta dove non entra la luce del solare e non c’è umidità. Ogni albo lo sigillo accuratamente in una busta di plastica e lo ripongo in scaffali o in cassetti chiusi, in modo che prenda meno polvere possibile.”

IF: Nel collezionismo bonelliano esiste un problema di falsi, che da sempre affligge, per esempio, i collezionisti di Diabolik?

Roberto: “IL problema dei falsi in ambito bonelliano è irrisorio, per fortuna. Qualche anno fa furono falsificati i primi numeri di Dylan Dog, ma penso che un buon collezionista sia perfettamente in grado di saper distinguere un falso da un albo buono.”

IF: Cosa ne pensa delle ristampe anastatiche di albi bonelliani da parte di piccole case amatoriali?

Roberto: “Secondo me la ristampa anastatica è un’ottima alternativa per il lettore bonelliano più giovane e collezionista “soft”. Una scelta giusta soprattutto per quei collezionisti (di vecchia data o neofili che siano) che non possono permettersi di acquistare un originale raro a cifre elevate”.

IF: E che ne dice delle ristampe bonelliane? Sono troppe? Rischiano di rovinare il gusto e il valore del collezionista?

Roberto: “Le ristampe bonelliane sono sempre state accettate di buon grado dai collezionisti, e lo saranno sempre di più in futuro. Non sono mai troppe, specialmente per Tex. Nonostante l’arrivo della Nuova Ristampa, la terza, dopo Tex Tre Stelle e Tutto Tex, si può dire che ogni riproposta valorizza sempre di più la collana originale e addirittura la ristampa precedente. Prendiamo, per esempio, il già citato Tex Tre Stelle (così chiamato per le tre caratteristiche e inconfondibili stelline azzurre visibili sulla costola): chiudendo i battenti acquisterà col tempo un valore più alto di quello attuale. E lo stesso si può dire delle altre collane: Il Piccolo Ranger, la Collana Araldo e la Collana Rodeo. Nel contempo la ristampa permette ai giovani di conoscere un buon fumetto classico bonelliano e ai vecchi collezionisti di rileggersi in piena tranquillità le storie più amate senza dover toccare i preziosi e fragili albi originali.”

view post Posted: 2/5/2009, 15:17 L'angolo dei saluti - L'angolo dei Saluti


Se volete lasciare un piccolo saluto,
questo è l'angolo giusto..





Arrivederci





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